Perché i cani vivono meno delle persone? Vi sembrerà incredibile ma a spiegarcelo è un bambino di soli 6 anni.
Oggi vi vogliamo raccontare la storia d’amore di una famiglia e del loro amico a quattro zampe. La famiglia composta da mamma, papà e il loro figlio di 6 anni avevano adottato 10 anni prima un cane di nome Balker.
Il cane di razza irlandese, aveva 13 anni quando ha iniziato ad accusare segni di una malattia.
La sua famiglia decise, allora, di portarlo da un veterinario per aiutarlo a star meglio ma purtroppo le notizie date del medico non furono buone.
Balker aveva un tumore che non gli avrebbe lasciato scampo.
Il veterinario suggerì alla famiglia di sopprimere la povera bestia per evitargli ulteriore sofferenza. Il dottore si offrì quindi di praticare procedura nella casa dove la famiglia aveva vissuto per oltre 10 anni con il cane.
Il giorno stabilito la famiglia, in un clima sereno e amorevole, coccolarono per l’ultima volta il loro amico Balker. Anche il bimbo della coppia, Shane, di soli 6 anni sembrava sereno. Chiese al medico se il suo cane avrebbe capito cosa stava per capitargli e se avrebbe sofferto. Il veterinario gli spiegò che non si sarebbe accorto di nulla e che si sarebbe addormentato dolcemente per poi non svegliarsi mai più. Il bambino accarezzò ancora una volta il suo cane per poi lasciarlo andare per sempre.
Shane sembrava aver capito senza alcuna difficoltà il trapasso di Belker.
Shane sembrava aver capito anche perché i cani vivono meno delle persone.
Infatti mentre gli adulti si interrogavano sul perché la vita di un cane dovesse essere più breve di quella degli uomini, il bambino prese la parola.
Disse: “so io il perché!”
E la risposta fu tutt’altro che ovvia e rincuorò tutti i presenti.
Rispose che la gente veniva al mondo per imparare ad amare la vita e gli altri ed essere brave persone. Ma siccome i cani nascono sapendo già tutto questo, non hanno bisogno di vivere a lungo come gli uomini.
L’insegnamento che abbiamo avuto da questo bambino è che anche se i cani vivono meno,da loro dovremmo apprendere tanto. Ad esempio correre a salutare la famiglia appena tornati a casa.
Non farsi sfuggire la possibilità di fare una passeggiata insieme ai propri cari o trascorrere del tempo con loro. Godere del sole, dell’aria fresca e del vento.
Correre saltare e giocare tutte le volte che possiamo e quando fa caldo, sdraiarsi sull’erba.
Ma soprattutto quando qualcuno vicino a noi ha avuto una brutta giornata, sedersi al suo fianco in silenzio e fargli sentire che non è solo.