Agronomo, cantante, paroliere ma soprattutto conduttore televisivo con il pollice verde, Luca Sardella rimarrà per sempre nell’immaginario di tutti i telespettatori con la sua immancabile “coppola” calata sul capo.
Il cappello è praticamente un suo segno distintivo da sempre, da quando, ha raccontato più volte, Pippo Baudo glielo ha consigliato. Da allora non lo ha più tolto e anzi li colleziona. Ne ha quasi 400 esemplari. E avrete notato che sono sempre perfettamente abbinati alla camicia che indossa. Un vezzo: acquista la stoffa e poi si fa confezionare cappello e camicia uguali.
Luca Sardella: una vita nel verde
Sempre tra le piante, nel verde, in quasi tutte le trasmissioni che ha condotto nella sua lunga carriera ha parlato di botanica. Verdissimo, Linea Verde orizzonti, Una pianta al giorno; del resto, laureato in agraria, Luca Sardella non avrebbe potuto parlare che della sua passione. Qualche anno fa ai microfoni di RTL 102.5 ha ammesso: “Il verde mi ha accompagnato per tutta la vita perché da bambino restavo al verde, perché avevo una famiglia povera, poi ho cominciato a seminare e ho preso il verde, poi il verde mi ha dato una mano e fa parte del mio successo”. Un destino, quindi.
Ma come detto anche la musica ha sempre fatto parte della sua vita, ma a Metronews ha confessato: “Ma se canto troppo mi sento male e mi rifugio subito nell’agronomia e nella botanica, e viceversa”. Il grande successo di Sardella è forse la sua semplicità. O la sua arguzia dato che, sostiene, è stato il precursore di diverse cose. “La televisione è peggiorata per certi versi: non sappiamo adeguarci alle novità. C’è sempre il copia, copia” ha affermato nella citata intervista. E ha spiegato: “Ad esempio, tra le tante cose ho fatto c’è Nella vecchia fattoria e poi è nata La prova del cuoco, una brutta copia del mio show”. E non è tutto.
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