In questa fase 2 si è registrato un aumento vertiginoso dei prezzi. La fase di convivenza col virus è iniziata da poco e già si riscontra un notevole rincaro. L’aumento riguarda svariati settori, in particolar modo quelli più colpiti dalla crisi. Infatti attività che sono state chiuse per mesi, cercano di riprendere i ricavi persi. C’era da immaginarsi una conseguenza di questo tipo. Del resto non è facile ripartire, come era stato preventivato.
Il Codacons ha registrato un rialzo dei prezzi già dal 6 Maggio. Ovvero solo due giorni dopo il temine del lockdown. Il dato è piuttosto allarmante, specie se i prezzi dovessero continuare a salire.
Come già detto, i settori che hanno visto aumentare i prezzi sono svariati. Ad esempio beni di prima necessità, come quelli alimentari. Le corse al rifornimento avvenute nei mesi passati hanno contribuito a questa impennata. Il latte ad esempio ha subito un rincaro del 4.1%, la verdura del 5%. La frutta arriva addirittura a costare l’8.4% in più.
Fase 2: aumento vertiginoso dei prezzi. Da bar a parrucchieri, fino a +54%.
Ma i dati peggiori arrivano dalle attività più colpite in questi mesi. Quelle che hanno dovuto chiudere i battenti e riaprono solamente adesso. Su tutte ristoranti, bar e parrucchieri.
Non sono ancora chiari i dati riguardanti i ristoranti, ma ad esempio un semplice caffè potrà costarvi anche il 53.8% in più. Mentre per un taglio o un’acconciatura spenderemo in media il 25% in più rispetto a pochi mesi fa.
Per farvi qualche esempio pratico, nella capitale economica del Paese, Milano, prima della pandemia un caffè lo avreste pagato in media 1.30 euro. Adesso vi costerà ben 2 euro, quasi il doppio. Ma vale lo stesso per tutto il resto d’Italia. Anche a Roma siamo passati da 1.10 a 1.50 euro. Mentre a Firenze spenderemo 1.70 euro, contro il costo di 1.40 precedente al coronavirus.
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