Famosa soprattutto negli anni 80 e 90, Eleonora Brigliadori è stata un volto televisivo protagonista sia della Mediaset che della Rai, per poi allontanarsi pian piano dalla tv. Negli anni ha coperto il ruolo di annunciatrice, quando questa figura era onnipresente in tv. E poi è stata conduttrice di diversi programmi, attrice e concorrente di reality. E oggi?
Eleonora Brigliadori: che fine ha fatto
Eleonora Brigliadori è morta. O meglio, quella che noi conosciamo, lasciando il posto, dal 2017, ad Aaronn Noele. Ha spiegato così su Oggi: “Da oggi sono Aaron Noele… Ho rovesciato il mio nome, l’ho spezzato in due come un pezzo di pane. Eleonora Brigliadori non esiste più, è un cadavere. L’ho uccisa io”. Ma perché una donna con una lunga carriera alle spalle ha preso una simile drastica decisione? Per spiegarlo dovremmo addentrarci nella sua nuova filosofia di vita.
Senza esprimere giudizio alcuno, e lasciandolo ai lettori, possiamo solo riportare alcune sue frasi e concetti. Eleonora Brigliadori ha deciso, ad un certo punto della sua vita, che la medicina e la scienza sono non soltanto inutili, ma addirittura sataniche. Ha deciso di aderire alla Nuova medicina germanica, una pratica ideata da un ex medico – Ryke Geerd Hamer, radiato dall’Albo nel 1981 – il quale sostiene che tutte le malattie derivano da squilibri psichici. Ovviamente il suo pensiero non ha nessun fondamento scientifico.
Negli ultimi anni insomma Eleonora Brigliadori è stata al centro di polemiche sull’argomento medicina. Soprattutto dopo aver affermato di essere guarita da un tumore al fegato senza fare nulla, solo modificando stile di vita e ricorrendo all’omeopatia. “Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato” ha spiegato durante alcune interviste. Alimentando così la sua tesi contro chemioterapia e medicinali in generale perché “ Occorre, invece, capire che si guarisce solo con l’integrazione dei sistemi biologici: i virus e i batteri, invece di essere combattuti, vanno compresi nella loro funzione positiva“.
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