Amore. Questa parola sconosciuta che fa girare il mondo.
Una semplice parola che può stravolgerti la vita. Che può trasportarti oggi tre metri sopra il cielo, per farti sprofondare l’indomani nel più cupo e profondo degli abissi.
Chiunque in questo mondo auspica ad ottenerlo. Non importa che tu sia ricco o povero, giovane o vecchio. Puoi fare a meno di tante cose, ma non smetterai mai di cercarlo.
Quando manca, ci sono molte parole che usiamo per descrivere il momento che attraversiamo. Depressione è una delle più diffuse.
Ma non si tratta di depressione. Non esiste una definizione per questa parola.
E’ soltanto mancanza d’ amore.
Mancanza di una persona che ti sta accanto. Che sa dirti la parola giusta nel momento giusto. E a volte, può sembrare un paradosso, anche nel momento sbagliato. Una presenza, una vicinanza. Sapere che c’è, che puoi farci affidamento. Che si preoccupa per te.
Non è facile dare una spiegazione razionale a qualcosa che rappresenta l’ irrazionalità pura. Ma in questa ardua impresa può sostenerci la scienza.
Ad esempio prendiamo un uomo qualunque. Una persona ha bisogno di alcune basi, un fondamento necessario per vivere. Quali acqua, cibo, il riposo. Una società organizzata, le altre persone con cui interagiamo giornalmente. Sono tutte cose senza le quali moriremmo. L’amore fa parte di queste necessità. L’approvazione della gente. Delle persone a noi care. Ogni singola entità per vivere serenamente in questo mondo ha bisogno di sentirsi integrato, di sentirsi importante. L’ amore diventa quasi un fabbisogno essenziale alla vita stessa, al pari dell’aria che respiriamo.
Non dobbiamo mai scordarci di cercare l’amore. Dobbiamo circondarcene il più possibile. Senza dimenticare mai che noi stessi siamo importanti. Non annulliamoci per gli altri. Non diamo sempre importanza ad altre cose, scordandoci cosa lo è veramente.
Per sopravvivere in questa società, immergiamoci totalmente in quell’amore sincero. Quell’amore che solo poche persone saranno in grado di darci. E vedremo scomparire nell’oscurità, quel demone chiamato depressione.