Covid-19, come ha fatto la Cina a tornare alla normalità?

Come ha fatto la Cina a tornare alla normalità
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Come ha fatto la Cina a tornare alla normalità? Probabilmente in molti se lo staranno chiedendo. Ed una risposta c’è.

Può sembrare un paradosso. Ma proprio là dove è iniziato tutto, è dove si gestisce meglio la situazione. Dati alla mano, oggi la Cina sembra aver superato il pericolo pandemia. Ma era proprio lo stato asiatico ad affrontare quasi un anno fa la circostanza più critica. E mentre Europa e America vivono una seconda ondata di coronavirus, sono molti gli interrogativi che nascono spontanei. Come ha fatto la Cina a superare l’emergenza? Perché loro ci sono riusciti e il resto del Mondo no? Gli esperti hanno dato delle risposte a queste domande.

La forza della gestione cinese può essere sintetizzata in due parole: tempestività ed efficienza. Così la Cina supera il demone covid-19. Mentre il resto del pianeta restava (più o meno) a guardare, la Cina agiva. Hanno preso molto seriamente sin da subito la pandemia.

Covid-19, come ha fatto la Cina a tornare alla normalità?

I cittadini di Wuhan, dove tutto è iniziato, sono stati in isolamento per ben 76 giorni. In soli 10 giorni sono stati raggiunti 11 milioni di tamponi eseguiti. Una cifra mostruosa. Tamponi che oltre che rapidi sono sempre stati gratuiti. Hanno creato 14mila punti di controllo. Tutto questo ha permesso di individuare i positivi con tempismo. Questi sono stati isolati in modo tale che non potessero contagiare. Questo ha frenato l’espandersi del virus.

Ma non è tutto. Hanno saputo anche adeguare le infrastrutture. Sono stati costruiti da zero ospedali con tempistiche ineguagliabili.

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Tutto questo senza impedire viaggi e spostamenti. Milioni di persone hanno viaggiato in Cina. Paese che in controtendenza col resto del Mondo ha visto un aumento del PIL. Unico stato a vedere una crescita dell’economia dall’arrivo del coronavirus ad oggi. Mentre assistiamo inermi ad una situazione che diventa ogni giorno più critica. In Italia come negli altri stati Europei.

Insomma, una gestione dell’emergenza dalla quale ogni Governo dovrebbe prendere spunto.

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