Sergio Sylvestre: ecco la sua spiegazione sull’errore durante l’Inno di Mameli

Sergio Sylvestre
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Sergio Sylvestre è recentemente balzato suo malgrado all’onore delle cronache suo malgrado. Si perché l’apprezzato cantante sicuramente ne avrebbe fatto a meno. Se è vero il detto “Nel bene o nel male, purché se ne parli”, siamo convinti che questa pubblicità inattesa non avrà fatto piacere a Sergio.

Il giovane artista di origini statunitensi è stato chiamato ad interpretare l’Inno di Mameli la sera del 17 Giugno. L’occasione è stata la finale di Coppa Italia disputata tra Juventus e Napoli a porte chiuse. E sicuramente questo dettaglio non è insignificante ai fine di quanto accaduto.

L’ex concorrente e vincitore di Amici, vincente programma televisivo di Maria De Filippi, ha fatto parlare per la sua performance. Ma l’attenzione non è finita sulla sua incredibile intonazione e formidabile voce. Purtroppo il cantante tradito dall’emozione si è interrotto per qualche secondo durante l’esibizione. La strofa comprendente “Le porga la chioma” gli è stata fatale. Una piccola incertezza che gli è costata una dura critica e molti insulti. Diciamolo, molti anche gratuiti e fuori luogo.

Sergio Sylvestre: ecco la sua spiegazione sull’errore durante l’Inno di Mameli.

Sbagliare è umano, ma non tutti si dimostrano pronti ad accettarlo. E questo Sergio lo ha imparato a sue spese. La cosa che più dispiace è che alcuni insulti siano sfociati anche sul razzismo.

Il cantante a caldo, a termine dell’esibizione, ha subito chiesto scusa per la piccola gaffe. Tramite i social infatti ha dichiarato: “Ho appena finito di cantare sono emozionatissimo, l’emozione era molto grande, ma dai, grazie”.

Ma queste sue scuse non sono servite a placare gli animi degli haters. In molti il giorno seguente si sono scagliati contro Sylvestre. Addirittura c’è stato chi ha interpretato il suo errore come un’offesa al popolo italiano.

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Sergio si è quindi sentito in dovere di dare un’ulteriore spiegazione tornando sull’accaduto. Sempre tramite i social ha spiegato l’emozione provata in quel momento.

“Neanche quando sono stato ad Amici o a Sanremo. Sentire questo eco così forte, in uno stadio così vuoto mi ha fatto bloccare. Mi è venuta una tristezza molto forte, queste cose qui mi bloccano, perché mi coinvolge tanto. Vedere un palco così vuoto è un peccato solo questo”.

E sicuramente non deve essere stato facile cantare in uno stadio quasi completamente deserto. Senza contare il fastidiosissimo effetto “delay” della sua voce che echeggiava tra gli spalti vuoti.

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