Niente potrà mai sostituire un abbraccio. Né una videochiamata né niente di simile.
Siamo ormai chiusi da mesi nelle nostre case. Non è certo facile, lo sappiamo bene.
Neanche in tempi di guerra il popolo si era vista togliere la libertà di poter uscire dalle proprie case. Nemmeno allora passavamo le festività lontani dai nostri cari. I nostri nonni se lo ricordano bene.
Certo, è essenziale e inevitabile. L’obiettivo è un bene superiore. Dobbiamo sconfiggere questo maledetto virus per poter ripartire. Sarà dura, certo, ma ci rialzeremo. Ce l’abbiamo sempre fatta.
Ma la consapevolezza di quanto questo sia necessario, non cambierà mai le cose. Non servirà per rendere la sofferenza emotiva meno amara. Non placherà quella sensazione di vuoto che attanaglia il cuore di ogni cittadino costretto in quarantena.
Coronavirus, la distanza sociale: una videochiamata non potrà mai sostituire un abbraccio.
C’è chi ha la “fortuna” di affrontare la quarantena con la propria famiglia vicina. Certo, rimane pur sempre una clausura forzata. Ma almeno hai la vicinanza delle persone a cui vuoi bene. E questo è un grande aiuto.
Ma sono in tantissimi a non avere questa fortuna.
Siamo in tantissimi a non vedere i propri genitori da mesi. Ci sono moltissimi ragazzo che hanno cambiato città per motivi di studio o di lavoro. Città dove sono rimasti in “ostaggio”. Dove sono soli, lontani da qualsiasi persona cara.
Ci sono bambini che non vedono i propri nonni. E lo sappiamo bene quanto siano importanti per loro, e viceversa.
Ci sono persone stremate, che arrivano a non farcela più. Che arrivano addirittura a compiere atti estremi.
I mezzi tecnologici per tenersi in contatti oggi certo non mancano. Ma quanto li stiamo rivalutando. Ci rendiamo conto quanto siano poca cosa in confronto dei rapporti umani, veri, sani.
Possiamo fare tutte le videochiamate, allenamenti a distanza, aperitivi di gruppo, ma tutto questo non potrà mai sostituire il calore umano. Il calore di un abbraccio vero, sincero. Quanto ci manca tutto questo.