Crisi coronavirus: lo chef con 2 stelle Michelin chiude i suoi ristoranti di lusso per servire cibo ai bisognosi

Per servire cibo ai bisognosi
Curiosità

Uno degli chef più rinomati ha deciso di chiudere i suoi ristoranti a 5 stelle per servire cibo ai bisognosi.

La crisi coronavirus ha messo in ginocchio milioni di persone. Fortunatamente ha ricevuto anche una risposta dai più fortunati. Sono stati in molti infatti a dare un contributo per contrastare l’emergenza. E ovviamente vip e star non si sono tirate in dietro in questo momento di bisogno.

E’ il caso di José Andrés,, chef spagnolo a 2 stelle Michelin. Andrés ha svariati ristoranti e gestisce anche il famoso Minibar a Washington DC. E non è assolutamente nuovo a gesta che hanno messo il luce le sue qualità umane, oltre a quelle in cucina.

Infatti qualche anno fa il deputato democratico John Delaney ha formalmente candidato lo chef naturalizzato americano al Nobel per la Pace.

Questo grazie al suo impegno umanitario iniziato nel 2010. Quando il terremoto colpì Haiti Andrés iniziò a dedicarsi anima e corpo ad aiutare il prossimo.

Crisi coronavirus: lo chef con 2 stelle Michelin chiude i suoi ristoranti di lusso per servire cibo ai bisognosi.

Lo chef pluristellato ha fondato la World Central Kitchen, un’associazione no profit. Tramite queste e il suo “esercito” di volontari, si occupa di offrire pasti ai bisognosi di tutto il Mondo.

LEGGI ANCHE  Le donne "in carne" rendono gli uomini più felici: lo dimostra uno studio

E non poteva certo tirarsi indietro con la crisi che stiamo attraversando a causa del covid-19.

La sua associazione infatti ha cucinato per i passeggeri della Grand Princess. La grande nave da crociera è rimasta per giorni al largo delle coste della California con 21 persone positive al virus a bordo. Una volta attraccata ha trovato proprio José Andrés ad attenderla.

E i volontari della World Central Kitchen hanno già servito decine di migliaia di pasti in tutti gli Stati Uniti. Questo sfruttando una rete di distribuzione che poggia su 346 ristoranti e 567 distretti scolastici.

Tanti complimenti al pluristellato chef.

0 Condivisioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.