L’empatia è una risorsa molto antica e davvero preziosa

Empatia
Emozioni

Cos’è l’empatia?

L’empatia è la capacità di percepire ciò che un altra persona prova.
È un bagaglio del nostro cervello.
Ma questo basta per esercitarla?
I fatti dicono di no, visto che i fatti sono condizionati dalla cultura e la cultura è qualcosa che appartiene solo alla specie umana.
Ma non si tratta solo di questo.
La percezione di cui si parla, è quella di smettere i propri abiti per entrare in quelli dell’altra persona.
Un esempio molto semplice per avvicinarsi all’empatia è quello di sospendere il giudizio.
La cultura che viviamo fornisce risposte definite senzienti ma che escludono proprio l’empatia.
Un buon modo per richiamarla è andare oltre la cultura di appartenenza e cercare di comprendere il sentimento che muove l’altra persona quando sta male o sta bene.
Questa è anche la base della condivisione.

L’empatia e il ruolo delle risposte

Vi è mai capitato di rispondere ad un amica dicendo:
“ma te la sei cercata!”
in un momento in cui la vostra amica stava soffrendo?

Ecco questo è un giudizio che va ad aggravare un trauma e quindi instilla malessere e una potenziale reazione di allontanamento.
L’empatia invece suggerisce di comprendere il dolore della vostra amica e di “spartirlo”.

Viviamo in una società che ci spinge a competere, a dimostrarci sempre superiori ma è il sentimento a renderci senzienti.
Condividere significa esercitare qualcosa che ci fa evolvere.
Non comprendere all’opposto ci inaridisce interiormente e ci avvicina all’odio.
Quando siamo bambini, ogni cosa viene vissuta senza essere giudicata, poi interviene la cultura che ci suggerisce determinate cose.

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E da lì nasce il giudizio che potenzialmente può anche distruggere, ma che per alcuni è sinonimo di affermazione di se.

Affermazione di ego.

Ma chiedetevi….

Preferite affermare un identità che non sa amare, o piuttosto è meglio affermarne una che comprende e tramite questa comprensione studia ed evolve?
Magari ricontattando una felicità che da adulti smettiamo di avere, proprio perché troppo impegnati ad apparire in un identità che ci prosciuga dentro.

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